OCTAVIA ESEGUE RITRATTI PERSONALIZZATI E SURREALI
filosofia artistica :
“Ogni volto da ritrarre, è un Essere, ovvero un Mondo, una mappa da ripercorrere possibilmente al rovescio, dal di dentro, per cogliere tracce, segni , aspirazioni, segreti da ri-leggere per ri-crearli attivando la visione portando a compimento ciò che prima Wolfang Goethe e dopo di lui Paul Klee ritennero essere il paradigma di ogni arte, ovvero, rendere visibile ciò che è oltre il visibile.
Intesso con il soggetto un dialogo sottile. Attingo alle sue narrazioni nella confidenza dei significativi sogni, della veglia o del sonno, oppure ascoltandone le esperienze, ricercando ed individuando gli habitat storici e naturalistici deali. Eleggo quindi per il ritratto ciò che posso cogliere come quintessenziale, persino animico. La mia intenzione non si risolve nella ricerca della precisa aderenza, della somiglianza estetica e formale, bensì in una volontà, per l’appunto interpretativa, di suggerimento direi, quasi per conservarne e non violarne del tutto il segreto, per fermare il volto catturato e colto in un tempo oltre il tempo, in quello spazio di ulteriorità che è lo scenario dell’arte."
Qui, sono proposti alcuni esempi di ritratti realizzati.
Octavia Monaco
RITRATTO DI BEATRICE P.

“…La sottile corazza è per l’appunto sottile, tant’è che i seni sono percettibili, in quanto non costituisce questo abito una coltre inespugnabile, ma quasi un invito alla cautela , in quanto occorre muoversi con circospezione e infinita attenzione, e ciò che è oltre la velata barriera si potrà rivelare accogliente e di umore e amore femminile
La gorgiera è per ciò che io intendo come giardino di cristallo. Cristallo notiamo, non vetro… E’ scintillante, riverbera, nasconde, protegge, cela e soprattutto è luminosa, come la pelle di alcune creature marine, che si muovono in guizzi accesi nei mari profondi. Come la trasparenza del cristallo di rocca … non del tutto trasparente, ma nemmeno del tutto opaco…”
(tratto da un testo scritto da O.M. per i committenti)
opera su legno, anno 2022, cm 50 x 70

RITRATTO DI CARLOTTA C.
RITRATTO DI CARLOTTA C.
Una madre in dono alla figlia.
Ricorrenti sogni della giovane che il quadro trattiene, affinchè sia memoria e non dimenticanza, della voce animica e del tempo in cui, nell’egida della luna, le ha sussurrato.
La madre la accompagna nel suo procedere di donna, simbolicamente in figura di megattera
opera su legno, anno 2022, cm 70 x 70

RITRATTO DI PAOLA G.
L'impiraressa
storica dell'arte e del costume, autrice, luminografa
Il nome , il titolo dell’opera è venuto dopo, dalla penna di Paola stessa. L’impiraressa significa letteralmente “infilzaperle” da un vocabolo veneziano utilizzato nella produzione di collane e monili di perle. La figura ritratta pratica la nobile arte della scrittura inanellando e ricamando parole come perle, che fluiscono quasi liquide, sempre sorgive, coniugando la materia variopinta con l’etere, come un alchimista, intingendo nel liquido oscuro, qui raccolto nel calamaio. Quale storica, conserva e cura le meraviglie dell'arte, come fossero preziose rose
opera su legno, anno 2022, cm 50 x 80

RITRATTO DI MICHELE F.
Ritratto l'eleganza sobria di una donna francese, schiva e riflessiva, e nella vita risoluta.
Predilige Michèle, le musiche rinascimentali e l'ascolto di canti sacri.
Si dedica, inoltre, a lunghe letture , soprattutto di argomento storico
opera su legno, anno 2018, cm 90 x 90

DITTICO. RITRATTO DI STEFANIA D.B. e DANIELE F.

Un sapore di Rinascimento accentuato nelle suggestioni surrealiste e visionarie. La classicità nobile delle inquadrature per sugellare un sentimento di amore, unione e comunione. Nei dettagli i loro intimi racconti.
dittico su legno, anno 2022, ogni ritratto cm 35 x 45


RITRATTO DI OCTAVIA E Y.
La casa verde
Manrico porta il nuovo, ovvero: “la tigre e la ballerina”, nel loro mondo tinto di verde. E poi sono venute Maya e Flora, nero-lupo con una fioritura di bianco-pelo.
Ricorrono sovente nei miei quadri. Presenze quotidiane del sorriso e del testimoniare il prodigio del vivente che incarnano, loro, alterità imprecisa, sguardo che interpellandomi riflette il mio smarrimento, incapace di leggerle se non negli abiti delle stinte proiezioni
opera su legno, anno 2020, cm 90 x 70
