Genio musicante
Fa da ponte la musica con il soprasensibile. In tutte le culture questa valenza è nota e ciò le accomuna indistinguibilmente. Si tratta di un metalinguaggio, un linguaggio plausibilmente universale. E la prosa è poca cosa rispetto alla poesia e alla musica. Vi si riconosce la sostanziale differenza che vi è tra il cantare e il parlare.
Qualcuno sostiene che la musica non può essere considerata celestiale, bensì demoniaca, in quanto ci trasporta altrove. D’un tratto. Irresistibilmente. E la realtà si è completamente trasformata con le sole note che sopraggiungono. Un sortilegio che ci trascolora. Ci tinge di ciò a cui il componimento musicale ha dato visione.
Il mio daimon suona il sistro basso.
O.M.
Genio musicante, opera su legno, cm 40 x 40