sole
Lunedì 24 settembre
Non c’è un sole. . .
Clara può attingere liberamente al mio repertorio di illustrazioni e pitture per promuovere le sue attività di astrologia-psicologico-umanistica. Individuare un’immagine adatta al tema del sole per il seminario non le è risultato così’ facile: nel mio immaginario prevalgono suggestioni lunari…. Scavo tra memorie e letture, desiderosa di colmare un varco che risulta inesplorato. Trascrivo alcune note sulle valenze simboliche riferibili al sole, come fili per imbastire il canovaccio del disegno in previsione del lunedì. Nelle cosmogonie originarie, così come in Giappone e nella cultura celtica il sole è femminile. In generale è un attributo imperiale, metafora di fertilità, sorgente di calore e vita ma che può anche uccidere, bruciare. E’ luce che guida attraverso gli inferi per restituire le anime al giorno, leggo ancora che i suoi raggi sono i capelli di Shiva.
Magnifica condizione del creare... Infinito sorprendermi…. Necessità di affidamento…Ciò che ne risulta, al termine del mio disegnare, minimamente lambisce ciò che avevo ipotizzato. Affiora altro. Così vi riconosco i sedimenti ereditati da Frida Khalo nell’ampio copricapo a sostituire il progettato disco solare. Emerge il dettame primario ed intimo del mio presente, di raccontarmi e di raccontare in aderenza al mio pensiero, adottando e mantenendo l’elettiva chiave fabulatoria. Prende così corpo un’alter ego alla figura centrale, per affermare la relazione tra gli opposti, che riconosco come principio regolatore della vita. Una creatura di matrice lunare , figlia illegittima della grafica di Marx Ernst, si avvia , in direzione opposta , verso i luoghi dell’ombra riparandosi il capo di bianco pennuto, dai serpentini raggi di un sole, invero quasi gorgone.
L’astro dorato e splendente ancora rimane nel suo fulgore un soggetto elusivo.
O.
Ogni rosa è un piccolo tramonto, ogni tramonto è una rosa che si apre sull'infinito.
C.